Il sistema fotovoltaico è sostanzialmente concepito per ridurre al minimo gli interventi di manutenzione durante la propria vita, il ché si traduce in un contenimento di quei costi aggiuntivi che per altre tipologie di impianti sono dovuti alle riparazioni ordinarie e straordinarie, nel contempo, non essendo soggetto a fermi “forzati”, evita la diminuzione degli introiti dovuti alla mancata produzione energetica che, per gli impianti che godono di incentivi, è un danno particolarmente grave.
Per evitare manutenzioni straordinarie sugli impianti fotovoltaici è buona norma procedere ad una corretta progettazione ed un corretto dimensionamento dei componenti, anche in funzione del loro accoppiamento.
Così facendo si previene fin dalla fase d'installazione l’insieme di punti critici che, dopo la messa in esercizio del generatore fotovoltaico, possono generare richieste d’intervento.
Si parte dall’uso di adeguati sistemi di fissaggio e di componentistica elettrica accessoria di qualità, passando da una installazione a perfetta regola d’arte e da una corretta messa a punto, tutti elementi che contribuiscono a diminuire, se non annullare, le necessità di manutenzione.
La pianificazione di interventi manutentivi programmati rappresenta la situazione ideale, essa deve comprendere il lavaggio, due volte l'anno, dei pannelli fotovoltaici, per eliminare l’inevitabile presenza di polvere che potrebbe diminuire di qualche punto percentuale la produzione elettrica dell'impianto. Si tratta di un'operazione che deve essere svolta più frequentemente nel caso di impianti realizzati in luoghi particolarmente polverosi, oppure dopo una precipitazione particolarmente carica di sabbia desertica, cosa che si verifica abbastanza spesso nel Sud Italia.
Ma non meno importante, per quanto riguarda il rilevamento delle anomalie di un impianto fotovoltaico, è il sistema di telecontrollo attraverso il quale si possono rilevare ed evidenziare, anche a distanza, sia anomalie parziali del sistema, riconducibili per esempio al malfunzionamento di una stringa o di un inverter, sia l'interruzione dell'allacciamento alla rete, dovuta, per esempio, ad un fulmine.
Da quanto detto è facile intuire che la parte più consistente della manutenzione di un impianto fotovoltaico è correlata ad una puntuale attività di verifica delle corrette condizioni d'esercizio tesa non solo a prevenire danni in occasione di eventi straordinari, ma anche a limitare fermi o riduzioni parziali di produzione.
Gli interventi di controllo sulle strutture, per esempio, sono da effettuare sui sistemi di fissaggio delle stesse (in particolare la bulloneria e le eventuali zavorre), questa attività risulta propedeutica alla prevenzione che un vento eccezionale possa scardinare l'impianto (i moduli sono corpi estesi che offrono resistenza al vento – “effetto vela”), oppure che un accumulo eccessivo di neve non fletta i pannelli e i relativi sistemi di fissaggio.
Inoltre, un'attenzione particolare deve essere posta alla qualità e allo stato della parte elettrica e di conduzione, che potrebbe causare perdite di producibilità e pericolo per i manutentori, specialmente dopo i primi dieci anni di vita dell'impianto stesso.
L’ossidazioni nei contatti, specialmente per quelli esposti agli agenti atmosferici, e lo stato dei cavi elettrici (integrità della protezione, eventuale schiacciamento accidentale, allentamento dei morsetti) sono elementi da tenere sotto stretto controllo.
E' consigliabile, per quanto sopra detto, stipulare un contratto di manutenzione con un'azienda specializzata che pianifichi una serie di verifiche con cadenza stabilita, nel quale è opportuno specificare la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria e definire puntualmente la tipologia degli interventi, la cadenza, e la qualità del materiale da utilizzare nell'eventuale sostituzione della componentistica.
Non ultimo, se l'impianto è dotato di trasformatori a bagno d'olio, è necessario periodicamente controllarne il livello ed eventualmente provvedere al necessario rabbocco.
Il rendimento, in linea con le aspettative, di un impianto fotovoltaico passa necessariamente da un programma di manutenzione pianificata, ovvero un servizio completo di Operation & Maintenance, al fine di massimizzarne le prestazioni impiantistiche.
Si tratta di un “pacchetto” di servizi qualificati che si pone come obiettivo l’impegno ad ottimizzare i rendimenti di ciascun sistema, compito che viene svolto attraverso:
Per la gestione dell’attività la Società incaricata dei servizi O&M si avvale di technical advisor di rinomata esperienza, che forniscono consulenza in campo di energie da fonti rinnovabili e di ottimizzazione ed efficientamento energetico delle prestazioni.
Questi professionisti appartengono a Società dotate di qualifica di Energy Service Company (ESCo), e sono capaci di definire le dinamiche gestionali offrendo una gamma articolata di servizi, con particolare attenzione agli interventi integrati di risparmio energetico, due diligence per accompagnare il cliente nelle scelte tecnico amministrative, diagnosi e valutazione della Performance Rate, consulenza tecnica e valutazione dei rischi diretti ed indiretti, project e asset management, studi di fattibilità, progettazione ed implementazione dei miglioramenti.
Per garantire un eccellente livello di servizio, vengono strutturati dei team dedicati alle attività di O&M, impegnati nell’ottimizzazione continua della produzione di energia.
Durata ed efficienza di un impianto sono infatti fattori fondamentali per la valorizzazione dell’investimento fatto, le previsioni di rientro dipendono dal verificarsi dei risultati previsti nel business plane.
Salvaguardare il valore dell'impianto, in molti casi mero investimento finanziario, diventa quindi il principale obiettivo del servizio O&M, obiettivo che viene perseguito con l'utilizzo di strumenti volti a:
· protezione dei componenti contro danni e malfunzionamenti dovuti a fattori interni (o di processo) ed esterni (accidentali),
· controllo della performance, quest'ultimo eseguibile attraverso un monitoraggio in continuo di supporto all'attività di manutenzione.
Grazie alle soluzioni sul mercato, si dispone di strumenti integrati che garantiscono un valido supporto all’attività da svolgere, attraverso la visualizzazione in tempo reale della quantità di energia prodotta e del livello di affidabilità delle apparecchiature sottese al funzionamento dell’impianto.
Il personale responsabile della manutenzione degli impianti fotovoltaici deve poter notificare rapidamente i problemi che causano perdite di energia, eseguire la diagnostica degli errori e assicurare la visibilità delle prestazioni per consentire al committente di massimizzare la produzione energetica e il ritorno sugli investimenti.
Se si raggiunge la soddisfazione dell’esigenza energetica di un edificio con un minor dispendio di energie cosiddette “minori”, quali l’elettrica, il gas o altro combustibile, attraverso interventi mirati al contenimento dei consumi, si parla di “efficientamento energetico”.
E’ questa una delle forme di investimento più sicura, perché al contenimento dei consumi si affianca un risparmio sui costi per l’erogazione della fonte energetica. L’attuale sviluppo tecnologico degli impianti ha migliorato i rendimenti limitando i consumi, ma se a questo aggiungiamo un’alimentazione di energia prodotta da fonti rinnovabili, il ritorno economico assume maggiore valenza.
Razionalizzare i consumi è oggi un obiettivo prioritario, che va affrontato in fase di progettazione di un nuovo edificio o di intervento di ristrutturazione di un edificio esistente. Progettare correttamente un isolamento e dotare il fabbricato di impianti tecnologici ad alto rendimento, contribuiscono ad attribuire all’edificio un’adeguata classe energetica.
Oggi si sente sempre più parlare di “bilanci energetici”, strumenti attraverso i quali è possibile determinare gli effettivi risparmi annui, definiti sulla base delle risultanze di audit sugli edifici da efficientare. Se al continuo aumento dei costi energetici, anche in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando, si affianca la possibilità di detrarre fiscalmente parte dell’impegno di spesa, risulta evidente che l’operazione presenta solo vantaggi, sia immediati, sia nel tempo.
Partendo da una puntuale analisi dei consumi (derivabile dalle fatture energetiche) suddivisa tra i principali utilizzi (riscaldamento, condizionamento, acqua sanitaria, illuminazione etc..), si determinano delle macro aree definite dalla possibilità di intervenire su più fonti energivore con singoli interventi. Una volta stabiliti i raggruppamenti, occorre concentrare l’attenzione sulle tecnologie che possono offrire risparmi significativi.
Per effettuare una scelta ottimale, occorre tener conto:
· dei parametri economici: fondamentali per comprendere la validità e sostenibilità dell’investimento, il ritorno del quale deve essere contenuto in una tempistica ragionevole;
· delle richieste energetiche: che devono essere rispettate non potendo passare il risparmio da una diminuzione del servizio reso;
· delle modalità d’impiego: i nuovi impianti hanno infatti modalità di utilizzo “multiple”, si pensi alle pompe di calore atte a fornire riscaldamento d’inverno e raffrescamento d’estate;
· dell’efficienza impiantistica: occorre utilizzare tecnologie testate che offrano sicurezza di impiego con limitati interventi manutentivi.
Una volta conclusa l’analisi preliminare e definite le tipologie degli impianti da impiegare, si procede al calcolo dei consumi previsti dopo l’intervento.
La parametrizzazione con i consumi attuali rende evidenti i risultati di contenimento ed il relativo risparmio.
Oltre al risparmio economico oggi soddisfiamo, con questi interventi, anche la volontà di essere “verdi e sostenibili”, esigenza che sempre più si sta facendo largo nell’opinione pubblica che ha spostato con determinazione la propria attenzione sull’ambiente e la sua salvaguardia.
© IXO' COMPANY TUTTI I DIRITTI RISERVATI TERMINI D'USO/PRIVACY Powered by INGIT